Concattredale di Castellammare

Nel tessuto storico di Castellammare di Stabia si erge la Concattredale dedicata a Santa Maria Assunta e al patrono della città stabiese, San Catello. Chiesa di notevole interesse, ricca di opere d'arte. La sua costruzione inizia nel 1587, su
progetto originario non realizzato di Giovanni Donadio, e i lavori si protraggono per secoli, a causa di difficoltà economiche e decisioni politiche.

Dopo numerosi tentativi incompiuti, nell’anno 1584 il vescovo stabiese mons. Ludovico Maiorano di Gravina vendette l’antica Chiesa sita nei pressi del Castello Medioevale e investì il ricavato nell’edificazione dell’attuale chiesa.

La chiesa è stata consacrata nel 1893. Ha pianta a croce latina con l’interno diviso in tre navate, di cui quelle laterali si aprono su cinque cappelle. La pavimentazione è in marmi bianchi e grigi con disegni geometrici.

La volta è affrescata da tre dipinti di Vincenzo Paliotti del 1893 raffiguranti scene della vita di San Catello, mentre nelle lunette laterali ci sono le dieci virtù che caratterizzano la vita di San Catello (affidabilità, zelo, costanza, carità, speranza, fede, preghiera, elemosina, perdono, preghiera).

L'interno è sede della venerazione per San Catello, patrono della città, la cui
statua è oggetto di devozione. Osservando la facciata, ci si può soffermare sulle decorazioni in marmo, mentre all'interno la struttura a croce latina, il transetto, il presbiterio e la cappella dedicata a San Catello, arricchiti da opere artistiche, raccontano la storia e le tradizioni locali. La chiesa, inoltre, regge altre chiese minori della zona, fungendo da punto focale per la comunità religiosa.

All’interno si possono ammirare tele di Giuseppe Bonito, Nunzio Rossi, Lanfranco, lo Spagnoletto, sculture di Jerace, dipinti del Paliotti, splendidi pastori del settecento napoletano a grandezza naturale.